Assassin’s Creed finisce al TG – Il confine (labile) tra realtà e finzione

ACTV2Regola numero uno di ogni buon giornalista: controlla sempre le tue fonti. Qualcuno, nella redazione dell’emittente televisiva danese TV2, sarà stato costretto a scriverlo un milione di volte su una vecchia lavagna in grafite.

In questi giorni è infatti venuto a galla un errore madornale. Nel corso del notiziario del 26 febbraio, una screenshot di Assassin’s Creed è finita per sbaglio in un servizio sulla situazione in Siria. Apparentemente, un  dipendente di TV2 avrebbe scambiato la Damasco digitale ricreata da Ubisoft per quella reale.

Sembra che il povero sventurato – ora in esilio in Siberia – abbia trovato l’immagine on-line, senza rendersi conto di avere difronte una versione in computer graphic della Damasco del 1200 (anno più, anno meno).

Il misfatto nel seguente filmato, intorno agli 0:16:

Il capo delle news Jacob Nybroe ha garbatamente tentato di trasformare lo scivolone in una lezione per l’umanità:

“Quanto accaduto è un monito per tutti noi dell’importanza di verificare le fonti delle immagini.”

E non solo delle foto, verrebbe da aggiungere. Anche i video rischiano di portare fuori strada i nasi da segugio dei giornalisti televisivi. Come avvenuto nel 2011, in un documentario del network britannico ITV dedicato ai possibili legami tra Muammar Gaddafi e l’IRA. In quel caso, una voce fuori campo preannunciava un video-scoop:

“Con le mitragliatrici pesanti fornite da Gaddafi è possibile abbattere un elicottero, come mostrato dalle riprese fatte dagli stessi terroristi nel 1988.”

Questo video, per la cronaca:

La voce continuava poi col fornire puntuali informazioni sull’attacco terroristico:

“Questo è ciò che le forze di sicurezza temevano di più. Potrà essere stato un colpo fortunato, ma per l’Esercito e l’equipaggio uno è stato abbastanza. Nessuno è morto nell’attacco…”

Ma che sollievo!!! Forze perché il “filmato” proveniva da Arma 2, uno shooter tattico prodotto nel 2009 da Bohemia Interactive Studios? Si, forse è per questo.

Fortunatamente la comunità dei giocatori è sempre vigile. Suo il merito di aver segnalato la svista sul sito degli sviluppatori di Arma 2, che per voce del loro CEO – Marek Spanel – così commentavano:

“A voler trovare una nota positiva, lo consideriamo un bizzarro apprezzamento del livello di realismo raggiunto dai nostri giochi.”

Obbligatoria, a questo punto, una domanda dal retrogusto quasi filosofico. I giochi imitano la realtà o è la realtà stessa a inseguire la finzione? Videoludica 2.0 inaugura un nuovo spazio, “Dubbi esistenziali”…

Fonti: Polygon e Kotaku

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