Alien: Isolation – La rivincita del Lo-Fi

alien-isolation-1Creative Assembly torna alla carica. Dopo aver confezionato un video-diario dedicato alla componente sonora del loro imminente Alien: Isolation, ecco un secondo approfondimento sull’estetica deliziosamente retrò del gioco ispirato al cult movie Alien di Ridley Scott.

Paura che si tratti dell’ennesima, colossale bufala digitale in stile Aliens: Colonial Marines? Tranquilli, forse questa è la volta buona. Incrociate le dita, tenete a portata di mano il vostro rilevatore di movimento e ripassatevi il manuale operativo per dipendenti della Weyland-Yutani. Gli xenomorfi sono tornati, e cercano proprio voi…

alien-isolation-3“Nello spazio nessuno può sentirti urlare”…memorabile tagline di un altrettanto memorabile film di fantascienza. Alien fa il suo debutto sul grande schermo nel 1979 e dopo di lui il cinema di genere non sarà mai più lo stesso.

La sua estetica da hard-science, unita all’inconfondibile look bio-meccanico dell’Alieno, curato dall’artista svizzero Hans Ruedi Giger, sono entrati stabilmente nell’immaginario collettivo, ispirando sequel, cross-over, libri, fumetti e…videogame.

Ma qui cominciano i dolori di pancia. E no, i chest-buster non c’entrano niente, per una volta. Dolori perché la maggior parte delle trasposizioni videoludiche di questa perla di cinematografia ha, spesso, mancato l’obiettivo di parecchi chilometri.

Fedeltà alle atmosfere dell’originale? Macché. Game-play all’altezza della situazione? State scherzando vero? Deprimente: questo il giudizio complessivo sui molti pastrocchi digitali dedicati alle dolci creature di Scott e Giger. Provate a farvi un giro con Aliens: Colonial Marines, citato in apertura, e saprete anche voi di cosa stiamo parlando.

alien-isolation-4Ora non resta che riporre la nostra fiducia nel team degli inglesi Creative Assembly, che con il loro Alien: Isolation (in sviluppo per PC e console) si ripropongono proprio di rendere omaggio alle atmosfere ed ambientazioni del primo film del ’79.

Protagonista dell’avventura sarà Amanda Ripley, figlia dell’iconica Ellen Ripley, sulle tracce della madre in seguito alla sua misteriosa scomparsa.

Ricerca che la porterà a bordo della stazione spaziale Sevastopol, dove dovrà usare tutte le sue risorse per sopravvivere alla caccia datale da un ennesimo esemplare in libertà di Alien.

Accantonando la facile tentazione di costruire un ennesimo spara-tutto in stile “alieni contro marines”, Isolation si presenterà nelle vesti di un survival horror puro, con una visuale in soggettiva e una meccanica di gioco volutamente “non fluida”, per trasmettere il senso di inferiorità e vulnerabilità degli umani nei confronti degli xeno-predatori.

alien-isolation-6Naturalmente per “non fluida” non intendiamo un game-play poco ottimizzato, ma un sistema di interazione con l’ambiente che riserverà non pochi ostacoli. Come l’impossibilità, per fare un esempio lampante, dell’utilizzare contemporaneamente altri oggetti insieme al rilevatore di movimento.

Creative si ripropone di “costringerci” ad un’esplorazione lenta e ponderata, accompagnata da un perenne stato di angoscia per ciò che potrebbe nascondersi dietro ogni angolo. Dunque siete avvisati, se vi aspettavate una ennesima caccia all’insetto a base di raffiche di fucili ad impulsi, questo non sarà il gioco per voi.

Ma queste piccole e grandi scelte di game-play non avranno solo una ricaduta ludica. I ragazzi di Creative, lo dicevamo prima, si sono prefissi l’obiettivo di realizzare un titolo filologicamente corretto rispetto alla fonte di ispirazione.

Alien-Isolation-2La cura per i dettagli ha interessato tanto la colonna sonora, con numerosi campionamenti del film, quanto la cifra stilistica del comparto grafico.

Alien si distinse all’epoca per il suo modo estremamente realistico di dipingere le tecnologie del lontano futuro ed Isolation rispetterà la tradizione, a costo di sembrare retrò, se paragonato alla sci-fi di oggi.

Il team di Creative si è dato una regola ferrea: introdurre nel gioco solo strumenti e gadget concepibili nel ’79. Il videogame è stato trattato come una naturale estensione del set cinematografico di Scott, dunque dovrà limitarsi a ciò che sarebbe stato plausibile realizzare per gli addetti agli effetti speciali di allora.

alien-isolation-5Una scelta che ha portato i concept artist a studiare approfonditamente i molti bozzetti dei loro colleghi coinvolti all’epoca nella lavorazione del film, come il mitico Ron Cobb.

In sviluppo dal 2011, sotto etichetta SEGA, Alien: Isolation non può certo essere accusato di essere il classico tie-in confezionato (su licenza) con la mano sinistra.

La lotta per la sopravvivenza di Amanda Ripley, braccata dal predatore definitivo nelle viscere di una Sevastopol retro-futuribile, potrebbe essere veramente quello che stavamo aspettando da anni.

A quando il momento della verità? Il 7 ottobre prossimo, per PC, PS3, Xbox360, PlayStation 4 e Xbox One.

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