Star Wars – Rivoluzione in arrivo per l’Expanded Universe

star-wars-expanded-universeLa notizia, data lo scorso 25 aprile da Kathleen Kennedy, presidente di Lucasfilm, è di quelle epocali. Soprattutto se siete tra i milioni (e milioni) di hardcore fan di Guerre Stellari.

Dopo quasi quarant’anni di vita, l’affascinante epopea sci-fi di George Lucas avrà finalmente uno “story group”, un nucleo di creativi incaricato di far si che tutti i prodotti realizzati in futuro con il marchio Star Wars, rispettino le stesse linee-guida e rimangano fedeli alla storia originale.

Il primo incarico della squadra dei saggi? Metter mano all’Expanded Universe cresciuto all’ombra dei sei film di Lucas. E sì, prima che lo chiediate, ce n’era davvero un gran bisogno…

Vediamo se avete fatto i compiti a casa: in che hanno arriva nelle sale il primo capitolo della saga cinematografica di Guerre Stellari? Esatto, il 1977! Questo significa che l’eterna lotta tra lato oscuro e luminoso della Forza ci ha fatto compagnia per quasi quattro decenni.

Best_of_EUAnni in cui, come ogni franchise di successo degno di questo nome, sotto il marchio di Star Wars è stato commercializzato più o meno di tutto: spin-off per il grande schermo, serie TV, videogame, romanzi, giochi di ruolo, fumetti. Per non parlare, ovviamente, del merchandising in senso stretto.

Uno sforzo creative titanico, compiuto da soggetti diversi e non sempre nel completo rispetto del background originale. L’eterogeneità dei risultati ottenuti poteva essere tollerata fino a qualche anno fa, ma ora che Lucasfilm si prepara ad entrare in una nuova era per sua principale IP, complice la Walt Disney, le cose dovevano per forza cambiare.

Nel prossimo futuro arriveranno tra noi la serie animata per la TV Star Wars Rebels e l’attesissima terza trilogia (Episodes VII-IX), ambientata dopo la sconfitta dell’Impero e la nascita della Nuova Repubblica. Praticamente scontato che si tratti di due capisaldi attorno a cui il duo Disney-Lucasfilm baserà una nuova galassia di tie-in, attraverso tutti i tipi di media.

Il nostro neonato “story group” dovrà – come dicevamo – assicurarsi che il materiale in sviluppo segua delle linee-guida narrative, adottando una versione ufficiale e univoca degli eventi raccontati. Tradotto in termini pratici, è stato deciso che – tra tutto il materiale pubblicato fino ad ora – solo le due trilogie cinematografiche e la serie TV Clone Wars potranno essere considerate “canoniche”.

Il resto – conosciuto colloquialmente come Expanded Universe – non sarà completamente disconosciuto, come inizialmente temuto, ma raccolto sotto l’etichetta “Legends”. I vecchi titoli, ambientati nell’epoca successiva al Ritorno dello Jedi, vale a dire la stessa della nuova trilogia in lavorazione, saranno ristampati, fintanto che ce ne sarà una richiesta da parte del pubblico. Ma soprattutto, rimarranno una valida e “autorizzata” fonte d’ispirazione per gli autori contemporanei.

heir-to-the-empire-legendsIn Star Wars Rebels, ad esempio, saranno inseriti numerosi elementi narrativi estrapolati dal gioco di ruolo pubblicato negli anni ‘80, come la figura dell’Inquisitore, dell’ISB (Imperial Security Bureau) e della Sienar Fleet Systems.

I nuovi titoli, siano essi fumetti, romanzi o videogame, nasceranno invece già canonici, grazie al lavoro di coordinamento artistico e creativo di cui sopra. Il nocciolo della questione sarà il permettere la coesistenza del materiale canonico e dell’etichetta “Legends”. Per raggiungere l’obiettivo, tutto ciò che uscirà da qui in poi condividerà sì l’asse temporale dell’EU, ma racconterà altre storie e da punti di vista inediti.

“Abbiamo in programma un elenco di iniziative senza precedenti per Guerre Stellari,” ha spiegato la Kennedy. “Tutto avrà inizio con il ritorno della saga sul grande schermo, ma l’avventura continuerà con giochi, libri, fumetti e nuovi formati emergenti. Tutti saranno interconnessi tra loro e vi permetteranno di esplorare la galassia più a fondo di quanto sia stato mai possibile.”

La Disney, lo ricordiamo, ha acquistato Lucasfilm nell’ottobre 2012, pagandola 4 miliardi di dollari. Nell’aprile del 2013 viene chiusa LucasArts, sussidiaria specializzata nei videogame legati a Guerre Stellari (e non solo). Un mese dopo viene annunciato un accordo pluriennale ed esclusivo con Electronic Arts, cui spetterà l’onere e l’onore (attraverso gli studi di BioWare, DICE e Visceral games) di curare le prossime incarnazioni videoludiche del marchio Star Wars.

La chiusura di LucasArts, un autentico pezzo di storia dei videogiochi, sconvolge e rattrista milioni di appassionati, così come il fatto che la regia della terza trilogia sia stata affidata a J.J. Abrams, l’assassino dietro il reboot di Star Trek. La Kennedy promette comunque un futuro radioso per Guerre Stellari e noi vogliamo crederle. Forse.

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